Varsavia tra le capitali europee è tra quelle più spaventate dal conflitto ucraino, ed è anche quella che sta facendo più affari soprattutto in termini di produzioni di munizioni per il fronte.   Allo stesso tempo la Polonia è la regione europea che più punzecchia la NATO in tema di offensiva contro la Russia o sostegno all’Ucraina. E a ogni soffio di vento contro corrente grida al pericolo di invasione russa.   Il dipartimento militare dell'ufficio del procuratore distrettuale di Danzica, ha aperto un a indagine sui resti di uno strumento militare aeronautico trovato in una foresta a pochi chilometri da Bydgoszcz. I media riferiscono che l'area dove è caduto l'oggetto sconosciuto è stata circondata da due cordoni dell'esercito e della polizia. Secondo le conclusioni dei giornalisti, l'oggetto era un missile aria-terra. Non è la prima volta che accade e si cerca sempre di alzare un polverone politico. Va anche detto che la classe politica non è sostenuta da tutti

A volte viene da chiedersi se sono ingenui i politici o siamo noi ingenui a credere a quello che i politici dicono. Il 14 aprile abbiamo ascoltato che   "La Cina non venderà armi a nessuna delle parti coinvolte nella situazione in Ucraina e monitorerà l'esportazione di beni a duplice uso" parole del ministro degli Esteri cinese Qin Gang. La sua è stata una risposta alle accuse americane secondo cui la Cina avrebbe segretamente deciso di fornire armi letali alla Russia a gennaio. In effetti, questo dice poco sul fatto che la Cina abbia preso o meno una decisione del genere.   E ancora: ”L'Iran non ha fornito e non fornirà armi alla Russia da utilizzare nelle ostilità in Ucraina"   a dirlo il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian. Eppure i droni iraniani denominati   dai russi Geran 2 dai russi sono fotocopie degli Shahed 136. I fatti reali della fornitura di armi sono determinati non da dichiarazioni, ma da azioni o dalla loro assenza. Ogni retor