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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Curdi buoni e no

  La questione curda in Italia appassiona, addirittura nelle enciclopedie on line si definisce la questione curda come: “ una delle problematiche più importanti al mondo:   questa popolazione nomade, con una propria cultura e proprie tradizioni, purtroppo non trova uno stato in cui vivere . Costituiscono l'11% della popolazione turca, il 23% della popolazione irachena, il 7% di quella iraniana e il 9% di quella siriana”.   La questione e la levata di scudi in favore dei curdi ri-emerge con forza durante la guerra della coalizione internazionale contro Daesh o se volete ISIS o ISIL.   I curdi in Siria e Iraq infatti, esattamente come le milizie sciite in Iraq hanno sostenuto la crociata contro il nemico Daesh, estremista musulmano. Tutti ricorderanno i servizi televisivi dall’Iraq della Goracci nazionale che con il gelato in mano diceva: “ecco vedete dietro di me i valorosi peshmerga   che si preparano a combattere ISIS”. Che poi fossero “binate delle milizie PMU” ovvero milizie sci

Questioni di feeling: atlantisti?

Oramai è sempre più lampante che la questione Ucraina è il risultato del fallimento della diplomazia europea, la necessità di eliminare il rivale UE da parte degli Stati Uniti, l’arroganza russa di aspettare da troppo tempo in panchina un ruolo protagonista nel campionato globale dello scacchiere politico globale.   L’ex Segretario generale degli Esteri francese e consigliere del Presidente Jacques Chirac dal 2002 al 2007, Maurice Gourdault-Montagne, a  Radio Eura 1 , la scorsa settimana, ha parlato di come la gravità della questione ucraina sia stata a lungo compresa dai governi europei. Nel 2006, per conto di Chirac, l’ex Segretario generale degli Esteri francese, incontrò a Mosca Sergei Prikhodko, aiutante del presidente russo, che propose un piano per un protettorato congiunto sull’Ucraina da parte della Russia e dei Paesi della NATO per garantire lo status di neutralità del Paese. La Russia era interessata al progetto perché eliminava la questione della Crimea e della marina russa

Stati Terroristi e Stati alleati

Il parlamento europeo ha dichiarato la Russia 'Stato sponsor del terrorismo” il 23 novembre. Secondo la testata Euronews: “La Russia è uno Stato sponsor del terrorismo. Questo il contenuto della risoluzione votata a stragrande maggioranza (494 voti favorevoli, 58 contrari e 44 astensioni sui 596 presenti) dalla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Secondo i deputati europei, le esplosioni e gli attacchi russi in Ucraina contro i civili ucraini, sono da classificare come atti terroristici di Mosca”. E nell’articolo si legge ancora:  “Non solo: oltre a questa nuova etichetta, gli eurodeputati chiedono anche alla Commissione europea e al Consiglio di agire con maggiore decisione. "Chiediamo alla Commissione e al Consiglio di sviluppare strumenti giuridici speciali, perché per il momento l'Unione europea non ha una normativa simile a quella degli Americani che hanno una legge speciale sulla designazione degli Stati che sponsorizzano il terrorismo", ha spiegato l&

INDONESIA. Raffinerie indonesiane per il petrolio russo

  L'indonesiana Pertamina e la russa Rosneft stanno entrando in dirittura d'arrivo: nel 2023 le parti prenderanno una decisione definitiva sull’investimento e sul progetto della raffineria di Tuban. La raffineria di Tuban, dopo il lancio nel 2027, aumenterà la capacità di lavorazione del Pertamina indonesiano di 300.000 barili al giorno. L'anno prossimo, gli indonesiani prevedono di investire 50 milioni nel progetto, metà di questo importo andrà a progetti congiunti con Rosneft. Per Rosneft, questo progetto gioca un ruolo importante. L'azienda rafforza così la sua presenza nel mercato dei prodotti petroliferi ad alto margine nella regione Asia-Pacifico e conferma il suo status di partner affidabile nei progetti di raffinazione del petrolio nella regione Asia-Pacifico. L'Indonesia non esita ad approfondire i legami economici con la Russia e, nel proprio interesse, mantiene una posizione neutrale sul conflitto in Ucraina. Da politico iperpragmatico, Joko Widodo si pre

RUSSIA. Auto elettriche cinesi per Mosca dopo l’addio di Renault

  La transizione ecologica non riguarda solo l’Occidente. Anche l’Oriente è fortemente impegnato a ridurre le emissioni di sostanze nocive a partire dalle auto. A Mosca è iniziata la produzione in serie del crossover Moskvich 3. Le vendite nella capitale della Federazione inizieranno a gennaio e in tutta la Russia a marzo. Si tratta dell'auto cinese JAC JS4. Il caporedattore della rivista Za rulem , Maxim Kadakov, in una intervista con il canale «, ha osservato che «non c'è nulla di russo nell'auto» e che costerà, secondo le sue ipotesi, circa 2 milioni di rubli. «Questa è un'auto cinese, la JAC JS4. Non c'è nulla di nostro. Quest'auto non è diversa da quelle che sono state portate qui di recente». «Stiamo ricevendo un JAC JS4 cinese con l'emblema di Moskvich. Non male nemmeno come inizio. Se i piani di localizzazione di queste vetture verranno attuati, la situazione sarà ancora più interessante. Ma come verranno attuate e in che tempi è un mistero». Il gior

SALUTE. Lotta al cancro e utilizzo dei Social, un’alleanza indispensabile

  La lotta al cancro “passa” anche attraverso l’utilizzo, consapevole e certificato, dei Social. Ma in che modo garantire – se il termine è giusto – un’informazione corretta e soprattutto scevra da fake news? Se ne è discusso a Palermo, in occasione del primo corso per clinici e giornalisti promosso dal Collegio Oncologi Medici Universitari. Oltre il 90% degli specialisti oncologi ritengono i Social media – nello specifico Facebook, Twitter, Instagram – strumenti utili alla lotta contro il cancro e nella formazione professionale. Tuttavia – il rovescio della medaglia – il 41% ritiene difficile riuscire a discriminare le notizie vere dalle famigerate fake news: con il 30% apertamente dichiarato nel considerare i Social fonte di stress e da qui la riduzione nell’utilizzo, specie durante la pandemia Covid. Le risultanze derivano da un sondaggio condotto su 1.076 oncologi attivi in Europa e pubblicato da Esmo Open. Se da un lato gli stessi medici posseggono gli strumenti “per diradare l’or

#UZBEKISTAN. Una via della seta figurata dall’Uzbekistan in mostra a Parigi

  La mostra "I tesori delle oasi dell'Uzbekistan. All'incrocio delle rotte carovaniere", inaugurata al Louvre di Parigi. L'evento ha coinciso con la visita del Presidente dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev in Francia e ha visto la partecipazione del Presidente francese Emmanuel Macron e di sua moglie. La mostra è stata preparata per quattro anni da Said Mirziyoyev, vicepresidente del Consiglio della Fondazione per lo sviluppo della cultura e dell'arte dell'Uzbekistan. Comprende molte opere che non hanno mai lasciato il Paese e che sono state appositamente restaurate per l'inaugurazione, tra cui gli affreschi della Sala dell'Ambasciata di Samarcanda. Le vetrine espongono argento, seta, ceramiche e miniature della scuola di Bukhara del XVI secolo. Alcuni reperti sono stati forniti da musei europei e alcuni sono stati restaurati da specialisti francesi e uzbeki. Complessivamente, la mostra raccoglie più di 130 reperti che raccontano la storia deg

IRAN. Si alza la tensione Teheran-Baku

  L'Ayatollah Khamenei si è rivolto al popolo il 25 novembre e ha detto: «Continueremo a liberare Gerusalemme e le manifestazioni non ci fermeranno. Se i nostri nemici avessero il coraggio di attaccarci, non aspetterebbero nemmeno un secondo». Sempre il 25 novembre il ministro degli Affari Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran Hossein Amir Abdullahian ha dichiarato: «Finché persisteranno le minacce alla sicurezza dei paesi vicini, le azioni delle forze armate iraniane continueranno. Durante i disordini, l'America pensava che l'Iran si sarebbe ritirato dalle sue linee rosse, ma non ci siamo mai tirati indietro dalla nostra posizione». Si apprende da fonti social che sta avvenendo un rafforzamento delle unità corazzate dell'IRGC ai confini occidentali e nord-occidentali dell’Iran. Ricordiamo che da diversi giorni la regione dell’Azerbaijan Occidentale, Iran, è testimone di violente rivolte armate. Il generale di brigata Mohammad Pakpour, comandante delle forze di

LIBRI. Per un nuovo Umanesimo manageriale

L'autrice Angela Deganis e la giornalista Graziella Giangiulio presentano in Hotel Villa Rosa il saggio umoristico di umanesimo manageriale su come cavarsela in azienda con il sorriso. "Manager per caso" solleva il velo di Maya e scandaglia senza pudore le idiosincrasie aziendali e le relazioni umane tra manager. L’obiettivo? Portare consapevolezza e sorrisi in azienda e rendere più leggero e piacevole il percorso dei giovani futuri manager e di chi, a dispetto del quiet quitting e della great resignation, in azienda ci vuole restare e migliorare le cose dall’interno. Tempo di quiet quitting e great resignation anche in Italia. I dati parlano chiaro. Secondo uno studio diffuso dal Ministero del Lavoro, la percentuale di dimissioni volontarie è cresciuta del 37% nel 2021 rispetto agli anni precedenti. Il report “State of the glocal workplace” di Gallup evidenzia invece che solo il 21% dei lavoratori europei si sente ingaggiato nel suo lavoro e solo il 33% se ne sente appag

#UKRAINERUSSIAWAR. Kiev: energia due ore al giorno. Ore di tregua a Kherson per la pioggia

La società per l’energia ucraina, DTEK Energy Company, ha riferito che a Kiev la luce ci sarà a rotazione per 2-3 ore al giorno. In Ucraina, quasi tutte le regioni sono ancora gravemente colpite da problemi di alimentazione elettrica e 15 hanno interruzioni nell'erogazione dell'acqua, ha dichiarato il Presidente Volodymyr Zelenski. Le autorità ritengono che il ripristino del sistema elettrico costerà centinaia di milioni di dollari. Il 25 novembre mattina l’energia elettrica a Odessa dopo essere stata ripristinata si è fermata un'ora dopo. Sempre nella mattina del 25 di novembre Ukrenergo fa sapere che il sistema energetico ucraino è di nuovo collegato al sistema energetico dell’Ue. Tutte e tre le centrali nucleari nel territorio controllato da Kiev sono operative. Si prevede che i consumatori passeranno dall'emergenza all'interruzione programmata dell'energia elettrica entro pochi giorni. E mentre Zelensky e la leadership russa continuano a rispondersi a vicend

POLONIA. L’Europa orientale ha incrementato la produzione di armi

L'industria militare dell'Europa orientale ha aumentato il tasso di produzione di armi a causa delle operazioni militari della Russia in Ucraina. Dal 24 febbraio di quest'anno, gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno fornito la maggiore quantità di assistenza militare diretta all’Ucraina e a seguire c’è l’impegno della Polonia . Non tutti sanno che in Polonia sarà ampliato il Porto Centrale di Comunicazione e questo sarà utilizzato dalle forze armate. Il 24 febbraio, si è appreso dai media polacchi che la società responsabile della costruzione del Porto Centrale di Comunicazione in Polonia sta concludendo altri contratti con società che prepareranno progetti di costruzione per le rispettive strutture. Il loro costo si avvicina ai 2 miliardi di zloty. La costruzione dell'aeroporto di Baranow era stata inizialmente stimata in 16-19 miliardi di zloty. In seguito, il costo stimato è salito a 40 miliardi di zloty, e questo prima dell'aumento dei prezzi degli ultimi mesi.

ARGENTINA. Energia comune tra Buenos Aires e Brasilia

L'Argentina e il Brasile hanno concordato di estendere l'attuale Memorandum di scambio energetico fino al 2025. Il documento, che prevede lo scambio di energia elettrica e gas naturale tra i due Paesi, stava per scadere. Secondo la nuova formulazione, l'accordo sarà rinnovato automaticamente ogni quattro anni.  A firmare il nuovo accordo sono stati il Segretario all'Energia argentino Flavia Royón e il Vice Ministro delle Miniere e dell'Energia brasiliano, Hailton Madureira de Almeida, riporta MercoPress. «Questo memorandum è vantaggioso per entrambi i Paesi ed è un altro esempio del lavoro congiunto che stiamo svolgendo in materia di energia nei mercati regionali, soprattutto con il Brasile», ha dichiarato Royon ai giornalisti dopo un incontro con il Presidente Alberto Fernández. Ha inoltre spiegato che «lo scorso inverno, il contributo del Brasile in termini di importazioni di energia elettrica all'Argentina è stato fondamentale per rendere possibili i risparmi

REPUBBLICA CECA. I paesi Visegrad ribadiscono che la Russia non minaccia l’UE

Il premier ceco Petr Fiala ha dichiarato ai media in una conferenza stampa dopo la riunione dei leader del V4 (Visegrad 4) in Slovacchia che l'Ungheria è d'accordo con gli altri Paesi sul fatto che «la Russia non deve rappresentare una minaccia per l’Europa», nonostante «le diverse opinioni su alcune questioni». L'incontro del V4 si è svolto il 24 novembre a Kosice, seconda città della Slovacchia, non lontano dal confine con l'Ucraina, mentre emergeva la notizia che la Commissione europea avrebbe trattenuto fino a 13,3 miliardi di euro di trasferimenti di fondi europei a causa della corruzione sistematica e del regresso dello Stato di diritto nel Paese, autorizzati da Fidesz. I problemi economici e l'isolamento politico dell'Ungheria potrebbero ancora aggravarsi.   «Abbiamo avuto l'opportunità di chiarire alcune questioni e alcuni malintesi e posizioni che si sono manifestati in passato», ha detto Fiala a proposito dell'incontro, che è stato dominato dal

#UKRAINERUSSIAWAR. Kiev: power two hours a day. Hours of respite in Kherson due to rain

The Ukrainian energy company, DTEK Energy Company, reported that there will be light in Kiev for 2-3 hours a day. In Ukraine, almost all regions are still severely affected by power supply problems and 15 have water supply interruptions, said President Volodymyr Zelenski. The authorities estimate that it will cost hundreds of millions of dollars to restore the electricity system. On the morning of 25 November, the power supply in Odessa stopped an hour later after it had been restored. Also on the morning of 25 November Ukrenergo reported that the Ukrainian energy system was again connected to the EU energy system. All three nuclear power plants in the territory controlled by Kiev are operational. Consumers are expected to go from emergency to planned power cuts within a few days. And while Zelensky and the Russian leadership continue to respond to each other by making it clear that the path of peace is not viable at the moment, fortunately the prisoner exchange channel remains open. E

#UKRAINERUSSIAWAR. Centrali nucleari a rischio. Starobil’s'k gli ucraini preparano offensiva

Il 24 novembre, un processo di negoziazione ha portato al ritorno di 50 militari russi dal territorio controllato da Kiev, che erano in pericolo di vita durante la prigionia e al rilascio di altrettanti militari ucraini. Dalla Russia sono arrivati i codici 80, 81, 84 e 85 per i nuovi distretti regionali russi, emersi dopo il referendum: Kherson, LPN, DNR, Zaporizhzhya, e sono stati apposti sulle targhe delle autovetture per un ordine del ministero degli Interni russo.   In Ucraina durante la mattina del 24 novembre, funzionava solo il 44% delle stazioni di base degli operatori mobili. Stando a Volodymyr Kondrashov, portavoce del Servizio di Stato ucraino per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni: "I massicci attacchi missilistici russi alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina hanno portato a interruzioni di corrente nelle reti di comunicazione pubbliche... Alle 9 di oggi, 24 novembre, circa il 44% delle stazioni di base degli operatori di telefonia m