Il 26 dicembre mentre eravamo tutti a tavola o meglio mentre tutti rotolavamo sotto la tavola, avendo già alle spalle la cena di vigilia e il pranzo di Natale, in cerca, magari, di una isola felice in cui svernare e avere tregua tra una portata e l’altra, abbiamo sfiorato la tragedia internazionale: lo scoppio della guerra tra Corea del Sud e del Nord.
Queste due realtà separate da un tratto di matita dal 1945 quando il Giappone perse la seconda guerra mondiale hanno rischiato di entrare in guerra per un volo di uccelli scambiato per uno sciame di droni.
Le giornate al cardiopalma cominciano il 26 dicembre con la Corea del Sud che spara colpi di avvertimento contro un presunto drone che si è intrufolato nello spazio aereo del Paese dalla Corea del Nord. A darne notizia l’Agenzia di stampa Yonhap, Corea del Sud. A seguito dell’avvertimento un caccia Ka-1 della Corea del Sud si alza in volo e precipitato mentre cercava di contrastare i droni nordcoreani a darne notizia la Reuters
Alle 10:04 sulla social sfera dedicata al monitoraggio della situazione nelle coree afferma che la possibilità di un conflitto militare locale involontario nella penisola coreana sta crescendo, ma nessuna delle due parti, compresi gli Stati Uniti, vorrebbe una crisi di grandi dimensioni, ha dichiarato Vorontsov, capo del Dipartimento di Corea e Mongolia presso l'Istituto di Studi Orientali della RAS.
Già perché come sempre gli Stati Uniti hanno un ruolo: sostenere la Corea del Sud affinché la Corea del Nord non esageri. Utilizzare le informazioni della Corea del Sud per spiare la Corea del Nord, utilizzare la corea del Sud in funzione anti-Russia e quindi anti Corea del Nord. Perché la Corea del Nord è amica della Russia e questo spaventa l’amministrazione Biden, che è spaventata dalla Cina, che è spaventata dai terroristi, che è spaventata dall’India, dai russi … insomma è spaventata e quindi arma tutti i nemici dei suoi nemici.
Il ministero della Difesa della Corea del Sud alle 10:43 afferma in diretta tv che: “Cinque droni nordcoreani hanno invaso lo spazio aereo del Paese, uno dei quali si è avvicinato a Seul”. L’esercito sudcoreano ha difficoltà a distruggere i droni della RPDC che cambiano traiettoria e altitudine e volano vicino a zone abitate da civili. Fa sapere sempre il ministero.
Yonhap agenzia di stampa alle 11.37 riferisce che 1 drone nordcoreano è tornato in Corea del Nord e altri 4 sono scomparsi dai radar dell'esercito sudcoreano - quindi nessuno dei 5 veicoli è stato abbattuto, nonostante l'esercito sudcoreano abbia sparato circa 100 colpi contro di loro.
Alle 11.55 la stampa della Corea del Sud fa sapere che Seul ha risposto a un'incursione di droni nordcoreani inviando il proprio arsenale con e senza pilota al confine intercoreano, alcuni dei quali sono entrati nel territorio della RPDC e hanno scattato foto. Chissà se qualcuno si è messo in posa!
Il panico ha portato alla sospensione dei voli negli aeroporti sudcoreani di Incheon e Gimpo su richiesta dei militari, ha detto un portavoce del ministero dei Trasporti sudcoreano. E la gente in coda ai terminal a chiedersi ma perché proprio oggi.
Alla fine il panico ha prodotto una notizia smentita alle 11:58 secondo cui la Corea del Sud non ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale (NSC) in relazione alla penetrazione dei droni della RPDC nel suo territorio, riferisce l'agenzia sudcoreana News1, citando un funzionario dell'amministrazione presidenziale.
In risposta ma il giorno dopo, il 27 dicembre la Corea del Nord e il Partito dei Lavoratori di Corea (WPK) hanno affrontato negli ultimi anni gravi “difficoltà e provocazioni” e, nonostante i successi ottenuti, devono perseguire obiettivi più ambiziosi a dirlo il leader Kim Jong-un.
Il 27 dicembre si riparte tutto d’accapo: ritardi aerei, possibile innalzamento degli elicotteri… poi contrordine compagni: dal portale sudcoreano OhmyNews si apprende che la Corea del Sud ha sollevato aerei ed elicotteri con un falso allarme, poiché i militari hanno scambiato uno stormo di uccelli per la ricomparsa di droni della RPDC.
La guerra è scongiurata. Nessuna invasione da nord a sud. Le Coree restano due.