Passa ai contenuti principali

Nomen - Omen


I bambini nati in tempo di guerra e in estrema povertà sono segnati sin dal nome di battesimo. In epoca coloniale in Italia abbondavano i nomi come Zaira, oppure per restare entro i confini di casa nostra: Italia, Benito poi è stata la volta dei Palmiro e per i poveri nelle famiglie si usava: Primo, Secondo, Terzo, Quarto, Quinto, Sesto. Poi c’è il lungo elenco di nomi cristiani: Stefano, Pietro, Paolo, e ancora quelli di origine ebraica: Davide, Samuele, Isaia 


E siccome gli anni passano ma il mondo non cambia anche in Ucraina i neonati hanno i nomi che li segneranno per sempre, che faranno sì che fino alla loro morte tutti ricordino che cosa era la guerra ucraina-russa del XXI secolo. 


Oggi però i nomi non sono più quelli delle città conquistate o dei condottieri ma quelli delle armi: e così i maschi vengono chiamati Sarmat e Iskander mentre alle femmine Javelina, dal nome del sistema missilistico anticarro americano Javelin, in servizio presso le forze armate ucraine. 


E se il ministro per gli esteri ucraino Dmytro Ivanovyč Kuleba aveva previsto un aumento del tasso di natalità nel Paese a causa delle interruzioni di corrente forse non aveva previsto che i nomi dei futuri cittadini ucraini sarà quello delle armi. 


Nella memoria dunque dell’Ucraina di domani ci sarà quella della classificazioni delle armi straniere arrivate per combattere il nemico ucraino. Chissà cosa ne penseranno quei bambini tra vent’anni. 


A Kiev, inoltre, 57 tonnellate di libri in russo sono state inviate per il riciclaggio per le esigenze dele forze armate ucraine. Con il ricavato la libreria che ha mandato al macero i libri ha finito acquistato un SUV, che è stato consegnato all'esercito. La raccolta di libri russi da riciclare proseguirà fino a maggio.


Nel post ucraino si legge che “la libreria di Kiev ha raccolto 57 tonnellate di libri in lingua russa per il riciclaggio per le esigenze delle forze armate dell’Ucraina. La libreria di Kiev "Syaivo knigi" ha raccolto più di 57 tonnellate di libri in russo. Sono stati inviati alla Fondazione di beneficenza Gurkit per soddisfare le esigenze delle forze armate ucraine” La raccolta di libri russi per ulteriori elaborazioni continuerà fino a maggio compreso. I rappresentanti della libreria lo hanno spiegato con il fatto che l'azione è popolare tra i cittadini”.


E ancora si segnala che la città natale del segretario generale Breznev vuole demolire il suo busto, ma non può farlo per mancanza di denaro. Nella città di Kamenskoye, nella regione di Dnipropetrovsk, l'ufficio del sindaco locale ha rinviato la demolizione del suo busto, il sindaco ha confessato che non sono riusciti a raccogliere la somma necessaria per lo smantellamento. Il sindaco di Kamenskiy, Alexander Chernyshev, ha dichiarato che la città tornerà sicuramente sulla questione, ma non nel prossimo futuro.


Lo so, molti di voi diranno che questa è solo propaganda russa, che tutto questo non sta succedendo eppure le foto parlano chiaro. Altri diranno che questi monumenti sono solo tolti dalla pubblica piazza per paura delle demolizioni degli aerei russi. Intanto spariscono, scompare la storia di tutti, anche quella dell’Europa per come l’abbiamo conosciuta fino al 24 febbraio 2022. 

AGATHA

Post popolari in questo blog

#Iostocogliagricoltri 3. Arriva il decreto che crea il Sindacato Unico degli Agricoltori. Addio alla libera concorrenza

E… niente … ci risiamo: #iostocongliagricoltori. Dobbiamo aprire gli occhi perché stanno cercando di togliere al mondo agricolo la possibilità di scegliere con chi collaborare per lavorare e di conseguenza sarà intaccata la nostra capacità di scegliere ciò che mangiamo. Ci giunge notizia e ne abbiamo copia che il governo italiano, nelle veci del Ministero di competenza retto da Francesco Lollobrigida, ovvero Ministero per l’Agricoltura sta per portare un decreto, attualmente in bozza, al vaglio del governo e del Parlamento. Che cosa dice il decreto… in soldoni “scippa” i Centri di Assistenza Agricola che provvedono anche alle richieste della PAC ai piccoli e medi centri e li affidano ai big dell’Agricoltura italiana. Un vero colpo gobbo a … per riprendere un film comico   di qualche tempo fa… Si crea il sindacato unico agricolo? Non se ne sentiva parlare da “Ventenni”. Ma scendiamo nel dettaglio; allora la motivazione per apportare modifiche ai CAA è semplice: per esempio la gestione d

#UKRAINERUSSIAWAR. Fallisce ennesimo tentativo di colpire la Crimea. Zalužnyj: ho fallito. Arrivati 5 F16 in Ucraina

Una delegazione bipartisan della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, durante una visita a Kiev, il 30 di ottobre ha discusso con il presidente ucraino Volodymyr Zelenski e il suo team le priorità di difesa dell'esercito ucraino; i deputati hanno affermato di essere consapevoli della carenza di proiettili calibro 155 mm da parte delle forze armate. Le forze armate ucraine hanno risposto che anche Israele ne ha bisogno, riferisce il servizio stampa dell'ufficio di Zelenski. A scendere nell’agone politico per chiedere soldi in favore dell’Ucraina il capo del Pentagono Lloyd Austin che ha dichiarato: La Russia vincerà in Ucraina se Washington smetterà di sostenere Kiev. All’amministrazione americana restano poco più di 5,4 miliardi di dollari, che il Congresso ha approvato per gli aiuti militari all’Ucraina se non i firmeranno nuovi aiuti. L'ufficio bilancio della Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non sosterrà un disegno di legge

#ISRAELHAMASWAR. IDF: Sfondata la linea di Hamas a Gaza nord. Incidenti al confine con l’Egitto

A partire dal 1 di novembre l’IDF ha spiegato che “l’operazione di terra israeliana prende slancio: il centro amministrativo di Gaza City viene attaccato da 5 direzioni”. L’IDF ha colpito i tunnel sotterranei a Jabaliya, dove si trova il più grande campo profughi, Hamas riferisce di 400 morti, metà dei quali bambini. Alle 19:50 del 1 di novembre il portavoce dell’IDF afferma che “Le forze israeliane hanno sfondato la linea del fronte di Hamas nel nord della Striscia di Gaza”.   Il Qatar fa sapere in una nota che l’accordo che sta mediando con Hamas prevede il ritiro di tutti gli stranieri da Gaza, non è legato ai negoziati sui prigionieri.   L'ONU condanna gli autori delle rivolte all'aeroporto di Makhachkala, nel Daghestan, ha dichiarato in un briefing il portavoce del segretario generale dell'organizzazione, Stephane Dujarric. "Per quanto ho capito, le forze di sicurezza e il governo hanno ristabilito l'ordine, ma condanniamo inequivocabilmente le azioni e le par