Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, sta spingendo per una riforma costituzionale che, tra le altre modifiche, prevederebbe pene più severe per gli individui che minacciano l'autorità del governo, è stato riferito questo fine settimana a Caracas. L'attuale costituzione risale al 1999, quando fu promossa dal defunto Hugo Chávez, che la fece modificare nel 2009 per essere rieletto a tempo indeterminato.
Il procuratore generale Tarek William Saab presiede un comitato che sta redigendo il nuovo documento che deve essere pronto entro 90 giorni per essere sottoposto a referendum, riporta MercoPress.
La cosiddetta "espansione e miglioramento della democrazia partecipativa" include il potere sociale, comunitario e popolare come nuovo livello di governo, oltre agli attuali livelli nazionale, regionale e municipale. Maduro ha anche suggerito di trasformare le cariche di governatore e di sindaco "dalla radice, rimodellando così l'allocazione delle risorse comunali.
La bozza di riforma include un inasprimento delle sanzioni contro qualsiasi "minaccia" al governo: "Il Venezuela non tollererà in alcun modo alcuna minaccia fascista", ha sottolineato Maduro dopo la sua vittoria alle elezioni del 28 luglio 2024, messa in discussione dai leader dell'opposizione Edmundo González Urrutia, María Corina Machado e metà del mondo occidentale.
Maduro ha insistito sul fatto che il suo paese è vittima di "ogni forma di cospirazione" e ha assicurato che i responsabili devono essere puniti in modo "più draconiano”. La riforma ha anche spiegato che l'aggiornamento costituzionale cerca di adattarsi ai cambiamenti globali.
Fanno parte del comitato che sta redigendo la nuova Costituzione anche la vicepresidente esecutiva Delcy Rodríguez, il capo del Consiglio elettorale nazionale (CNE) Elvis Amoroso, il presidente dell'Assemblea nazionale Jorge Rodríguez, il ministro della Difesa Vladimir Padrino López e la first lady Cilia Flores.
Almeno 80 articoli dell'attuale Legge fondamentale saranno rivisti, è stato detto. L'iniziativa cercherebbe di proteggere la permanenza a vita di Maduro al potere e ricorda l'Assemblea costituente che Maduro ha convocato nel 2017 per rimuovere i leader dell'opposizione dalle posizioni di potere, ma alla fine non ha cambiato la Costituzione.
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Maddalena Ingroia