#ISRAELHAMASWAR. Continuano i negoziati per gli ostaggi e gli aiuti a Gaza. Israele non vuole accettare. Tra un mese anche la Spagna riconoscerà lo stato di Palestina
La Croce Rossa ha dichiarato che due suoi dipendenti il 25 maggio, sono rimasti uccisi in un'esplosione nella Striscia di Gaza.
Secondo fonti vicino d Hamas: il potenziale accordo di cessate il fuoco durerà almeno 60 giorni e 10 detenuti israeliani saranno rilasciati e altri 16 saranno consegnati. Cinque detenuti vivi il primo giorno dell'accordo e cinque detenuti il 60° giorno dell'accordo, mentre i 16 corpi saranno consegnati secondo un calendario concordato, dando ad Hamas l'opportunità di localizzare i corpi entro i 60 giorni. Secondo alcune fonti, una delegazione americana sarebbe arrivata a Tel Aviv per fare pressione si Israele. Mentre una delegazione israeliana sarebbe andata al Cairo.
Channel 12 Israele afferma che i mediatori hanno contattato Israele ieri sera in merito a una proposta che Hamas sta lavorando per presentare e che Israele l'ha categoricamente respinta.
Secondo Kan Channel: “Sarebbero stati licenziati alti funzionari a sostegno di Israele dal Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti”. “Tra questi funzionari c'era Eric Trager capo ella Divisione Medio Oriente alla Casa Bianca e responsabile del del dossier “Israele””. Sempre da Kan Channel si apprende che: “Trump annuncerà un cessate il fuoco a Gaza e un accordo per il rilascio dei prigionieri ancora in vita a Gaza entro pochi giorni”.
I ministri degli Esteri francese e palestinese si sono incontrati ieri a Yerevan in Armenia. Mentre le autorità spagnole hanno chiesto un embargo sulle forniture di armi a Israele per porre fine alle ostilità a Gaza, ha affermato il ministro degli Esteri del regno. Anche l’Irlanda parla di blocco delle vendite delle armi e di beni Israele.
Yedioth Ahronoth: “il Ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Alfaris, ha chiesto alla comunità internazionale di imporre sanzioni a Israele per costringerlo a porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. In un'intervista a France Fo Radio, prima di un incontro a Madrid a cui hanno partecipato 20 Paesi europei e arabi per discutere di come porre fine alla guerra, ha dichiarato: "Nel brevissimo termine, l'obiettivo è fermare questa guerra senza scopo e fornire massicci aiuti umanitari senza ostacoli, in modo che Israele non decida chi può mangiare e chi no".
Il precedente incontro simile, tenutosi lo scorso anno a Madrid, ha riunito Paesi come Egitto, Giordania, Qatar, Arabia Saudita e Turchia, oltre a Paesi europei come Irlanda e Norvegia, che hanno riconosciuto uno Stato palestinese. L'incontro odierno, a cui hanno partecipato anche rappresentanti della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica, mira a promuovere la soluzione dei due Stati e ha incluso i Ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Giordania ed Egitto, e il Primo Ministro del Qatar. Nello stesso contesto, oggi il Primo Ministro spagnolo, Robert Abela, ha annunciato che il suo Paese riconoscerà ufficialmente uno Stato palestinese il mese prossimo. Ha affermato: "Non possiamo ignorare questa "possibile" tragedia umanitaria in escalation.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu il 25 maggio ha incontrato nel suo ufficio di Gerusalemme il segretario per la sicurezza interna degli Stati Uniti Kristi Noam. Nel corso dell'incontro, il Segretario della Sicurezza Interna Usa ha espresso il suo sostegno incondizionato al primo Ministro e a Israele.
Naim Qassem, Segretario Generale di Hezbollah, nel suo discorso in occasione della “Giornata della Resistenza”: Lo Stato del Libano è responsabile dell'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco; qualora questo fallisse, sono previste ulteriori opzioni. La resistenza non resterà in silenzio e non si arrenderà. È paziente, ma prima o poi arriverà il momento di agire. La guerra non è ancora finita”.
Si registra un’attentato nei pressi del Burj al-Eshreen "Burj Shemali", un campo profughi palestinese in Libano che si trova vicino a Tiro ed è stato fondato all'inizio degli anni '50 per ospitare gli sfollati palestinesi. Il Presidente Joseph Aoun: “Abbiamo formato comitati libanesi-palestinesi e inizieremo a lavorare a metà del prossimo mese in tre campi palestinesi a Beirut per affrontare la questione della presenza di armi palestinesi”.
Secondo quanto riportato dalle sue fonti dal quotidiano libanese Al-Akhbar, legato a Hezbollah, nella Siria meridionale sta crescendo il malcontento contro il nuovo governo di Ahmed al-Sharaa, in merito a quello che viene percepito come un progresso nella normalizzazione delle relazioni con Israele. Il quotidiano ha riferito che alcuni partiti di opposizione in Turchia stanno tentando di tenere riunioni segrete per richiedere addestramento e assistenza in armi da elementi attivamente coinvolti nella questione siriana, in preparazione di un possibile confronto con il nuovo governo, qualora questo continuasse con le misure di normalizzazione o addirittura intraprendesse azioni indipendenti in risposta all'incursione di Israele nel territorio siriano.
Nonostante ciò, il giornale afferma che alcuni elementi nella Siria meridionale sottolineano di sostenere gli sforzi di al-Sharaa per preservare l'unità del Paese e perseguitare le cellule terroristiche, ma si rifiutano categoricamente di stabilire relazioni con Israele. Il quotidiano ha anche citato fonti informate, secondo cui alcune voci provenienti dalle tribù della Siria meridionale stanno iniziando a sostenere che il regime precedente, pur rappresentando un fattore negativo, non sarebbe rimasto in silenzio di fronte alle incursioni di Israele nel territorio siriano. Inoltre, i rappresentanti delle forze nella Siria meridionale hanno espresso preoccupazione per il fatto che un'invasione israeliana della Siria meridionale potrebbe portare al ritorno dell'ISIS nella regione.
Il presidente ad interim della Siria, Ahmed al-Sharaa, ha incontrato Erdogan a Istanbul in una visita a sorpresa. L'ambasciatore statunitense in Turchia, nominato rappresentante speciale per la Siria, afferma di aver incontrato Ahmed al-Sharaa a Istanbul.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornato alle ore 15:00 del 26 maggio. Mohammed Ali al-Houthi: Membro del Consiglio Politico Supremo di Sana’a ha dichiarato: “Negoziare gli aiuti per Gaza e l'ingresso degli aiuti è una legalizzazione dell'assedio criminale. Continuare a placare l'occupante affinché consenta l'ingresso di cibo nel paese equivale a partecipare all’assedio”. Il 25 maggio si registra un nuovo bacio dallo Yemen contro ISraele.
Un'ingente forza militare israeliana è entrata nella campagna di Quneitra, nella Siria meridionale. Si dice che la colonna comprenda più di 20 veicoli, tra cui almeno quattro carri armati Merkava
Circa sei mesi dopo il cessate il fuoco con Hezbollah, il Comando Settentrionale delle IDF riorganizza le sue forze al confine libanese e ridistribuisce la Divisione Galilea lungo l'intera linea di confine. Allo scoppio della guerra, il Comando Settentrionale divise il settore di confine libanese tra due divisioni: la 91a "Galilea", che controllava l'intero confine dal Monte Dov a Rosh HaNikra, fu ridotta al settore orientale. La 146ª Divisione di Riserva assunse la difesa dell'intero settore occidentale. Lo scopo della divisione in due divisioni è quello di consentire a ciascun comandante di divisione di controllare un'area più piccola, consentendo una migliore allocazione di attenzione e risorse. Si prevede che il quartier generale della 146a Divisione partirà per un addestramento avanzato nel prossimo futuro e Galilee tornerà a controllare l'intera linea di confine, fino a Rosh HaNikra. La mossa era stata pianificata da mesi e dipendeva dalla stabilità del cessate il fuoco nel nord.
Il 25 maggio un elicottero israeliano ha sganciato una bomba assordante vicino a un cittadino nella città di Kfar Kila mentre lavorava nei pressi della sua casa distrutta. Sorvoli israeliani alla periferia sud di Beirut. Un drone ha colpito la città di Majdal Zun, due vittime. Un altro attacco di droni ha colpito un territorio vuoto tra Markaba e Odaisseh nel Libano meridionale. Intensa attività di droni israeliani su Dahyeh. Il 26 maggio registrata Intensa attività di droni su Haret Hreik a Beirut. Diversi attacchi aerei israeliani colpiscono Haret Hreik la zona nel nord-est.
Sono stati segnalati significativi movimenti di difesa aerea in tutto Israele, con batterie di missili terra-aria che sarebbero state spostate verso basi aeree precedentemente prese di mira da due importanti attacchi missilistici balistici iraniani l'anno scorso. La polizia di Israele sta installando barriere di ferro intorno a Bab al-Amoud e alla Città Vecchia di Gerusalemme per facilitare le incursioni dei coloni nella moschea di Al-Aqsa. Oltre 1.000 coloni hanno preso d'assalto la moschea di Al-Aqsa da questa mattina, sotto la protezione della polizia israeliana. Tra gli israeliani anche il ministro Ben Gvir sua moglie e il parlamentare Amit Halevi.
Il 26 maggio registrato il lancio di tre razzi sono stati lanciati verso il kibbutz di Kissufim. Sarebbe stati 8 i razzi lanciati da Gaza verso Israele nell'arco di una settimana.
Le Forze di difesa israeliane hanno diffuso le riprese dei recenti attacchi con droni contro i militanti di Hamas durante le operazioni della Brigata Givati nella Striscia di Gaza settentrionale. I combattenti di Givati hanno individuato i militanti e hanno deciso un attacco, ha affermato l’esercito
Si registrano 30 martiri a seguito dei raid aerei israeliani sulla Striscia nella giornata del 25 maggio nella Striscia di Gaza. Le forze dell'esercito israeliano hanno avviato attacchi aerei e di artiglieria in diverse aree di Khan Yunis, Al-Shaja'iyya, Beit Lahia e Beit Hanoun.
Il 26 maggio a Gaza: 51 uccisi nei bombardamenti israeliani, e il bilancio delle vittime è destinato a salire a causa dei casi critici.
L'esercito israeliano fa saltare in aria, il 26 maggio, edifici residenziali mentre i bombardamenti dell'artiglieria israeliana non si fermano a ovest di Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza
Spari da un quad Capter, nei pressi di Imad Al-Falouji, vicino alla rotonda di Al-Saftawi, a ovest del campo di Jabalia, 19 i palestinesi uccisi.
Bombardamento di artiglieria sui quartieri di Al-Tuffah e Shuja'iyya, a est di Gaza. In un notiziario diffuso dalle Brigate Mujaheddin si legge: “Abbiamo abbattuto un drone EVOMAX4T sionista durante una missione di ricognizione nel quartiere di Shuja'iyya a Gaza”.
Il bilancio delle vittime del bombardamento della scuola Fahmi Al-Jarjaawi, che ospita gli sfollati nel quartiere di Al-Daraj a Gaza, è salito a 36. I bambini sono morti carbonizzati o per le gravi ustioni. Prima di tutti gli altri. L'esercito israeliano ha colpito la scuola Fahmi al-Jarjawi nella città di Gaza per eliminare quello che ritiene essere il quartier generale dei radicali armati palestinesi che operano lì, ha affermato il servizio stampa dell’esercito.
Morti e feriti tra gli sfollati a seguito del bombardamento di un'abitazione adiacente a un campo profughi in via Al-Thawrah a Gaza City. IDF sta distruggendo abitazioni nella città di Al-Qarara, a nord-est di Khan Yunis. DIversi corpi sono ancora bloccati a causa del bombardamento dei piani superiori dell'edificio Baraqani in via Al-Thawra a Gaza City, a causa della mancanza di attrezzature per recuperarli. 9 morti e dispersi a seguito del bombardamento di un'abitazione a Esbbet Abdel Rabbo, a est della città di Jabalia, a nord di Gaza.
Aerei israeliani hanno bombardato un'abitazione in via Al-Thawra, a ovest di GazaCity. Attacco aereo sul quartiere di Ramal, nel centro di Gaza. Aerei da guerra israeliani sparano intensamente a nord e a ovest del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.
Le Brigate Saraya al-Quds (ala armata del Jihad Islamico Palestinese) hanno diffuso un filmato dei loro combattenti mentre detonavano una bomba planante GBU-39 inesplosa, fornita dagli Stati Uniti e sganciata su Gaza City, contro un veicolo israeliano del 932° Battaglione di Fanteria "Shaham" della 933a Brigata di Fanteria “Nahal". I militanti hanno trasformato la bomba in un IED (ordigno esplosivo improvvisato), l'hanno piazzata nella parte orientale del quartiere di Shujaiyya, nella parte orientale di Gaza City, insieme a un IED "Thaqib", e l'hanno fatta detonare a distanza contro i soldati israeliani o con una piastra a pressione. A seguito dell'attacco, almeno un soldato israeliano è rimasto gravemente ferito. Tutti i soldati a bordo del veicolo erano coscritti.
A partire dal 25 maggio un drone ha lanciato volantini sulla città di Abasan al-Kabira, a est di Khan Yunis, chiedendo l’evacuazione. A questo hanno fatto seguito i bombardamenti di artiglieria su Khan Yunis non si sono ancora fermati dalle prime ore della notte. Bombardamenti di artiglieria israeliana nelle zone di Al-Tat al-Qatla e Al-Qarara, a nord-est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Bombardamenti di artiglieria colpiscono Jalal Street e le vicinanze del mercato di Al-Four nel centro di Khan Yunis.
Un testimone del corrispondente del quotidiano Al-Hatha a Gaza: Alle 2:00 del mattino, l'abitazione di Sayyed Salam Shurab Abu Rafa è stata sottoposta a bombardamenti israeliani. L’edificio abbattuto ha cinque piani. Non è possibile raggiungere le vittime. Edifici residenziali distrutti nell'area di Al-Qarara, a nord di Khan Yunis.
Le IDF hanno distrutto almeno 10 case nella zona dell’ospedale europeo da domenica mattina di Khan Yunis. Sotto i bombardamenti: Al-Zana, Abasan al-Jadeed e Al-Kabira - Qizan al-Najjar, Abu Rashwan e la periferia dell'ospedale Al-Fahmin - Tutte le aree circostanti l'ospedale europeo di Gaza. I bombardamenti di artiglieria hanno preso di mira la periferia orientale della città di Abasan al-Jadeed e Al-Kabira, l’area vicino all’ospedale Europeo e di Al-Sarqa, a est di Khan Yunis.
Le IDF hanno preso d'assalto il villaggio di Umm Banan, Umm Mannan, nel Negev, per effettuare operazioni di demolizione.
Jenin e il suo accampamento sono entrati il 26 maggio, nei 126 giorni consecutivi, per l'attacco aereo in corso. Tulkarem e i suoi accampamenti entrano il 26 maggio, nei 120 giorni consecutivi, nell'invasione in corso..
Le IDF attaccano i residenti e giornalisti all'ingresso del campo di Tulkarem e impedisce ai proprietari di case a rischio demolizione di entrarvi per portarvi via i propri beni.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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