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#ISRAELHAMASWAR. Scricchiola il governo, martedì previste dimissioni del Ministro per l’Edilizia. Gaza ancora sotto il fuoco IDF. Hamas accetta l’accordo e aspetta la risposta d'Israele

 



Il 28 maggio è stato il giorno del discorso del primo Ministro Benjamin Netanyahu alla Knesset. Prima del discorso, il Ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha spiegato: “Se le richieste di un embargo sulle armi contro Israele avranno successo, il risultato sarà il nostro annientamento”.


Non solo il governo continua a perdere consenso al suo interno: il Ministro della Knesset e Ministro dell'Edilizia Abitativa, Yitzhak Goldknopf, ha annunciato che si dimetterà dal governo subito dopo le festività (martedì della prossima settimana). Il suo partito, Yahadut HaTora, ha sette seggi nella coalizione del blocco Likud alla Knesset. Se Goldknopf si dimettesse, il governo di Netanyahu crollerebbe. La controversia tra Yahadut HaTora e il Likud è nata sulla legge sulla coscrizione per gli Haredi.


Per tornare al discorso del primo Ministro Netanyahu alla Knesset riportiamo alcune delle sue dichiarazioni: “Siamo a una svolta drammatica negli ultimi due giorni verso l'eliminazione delle capacità di governo di Hamas”. “Membri dell'opposizione, siete disposti a infangare la faccia di Israele nel mondo, lo fate solo perché non vi piace il governo. Iniziate ad abituarvi, la destra è al potere - e questo continuerà”. “Quando è scoppiata la guerra, un alto funzionario della sicurezza ha detto che dovevamo abituarci all'idea che non avremmo restituito nemmeno un rapito”. “La pensavo diversamente - io e i miei amici ci siamo comportati diversamente, grazie alla pressione militare su Hamas e all'eroismo dei nostri combattenti - abbiamo restituito 197 persone rapite finora, di cui 148 vive”.


E ancora ha dichiarato: “Secondo le informazioni in nostro possesso, ci sono altre 20 persone rapite vive e 38 morte. I dati non mi soddisfano; per me, ogni persona rapita è un mondo intero. Sono concentrato sull'obiettivo di restituire tutte le persone rapite, sia vive che morte. Se poniamo fine alla contesa ora, è una sconfitta. Riavremo i nostri ostaggi, distruggeremo Hamas e smilitarizzeremo la Striscia di Gaza: questa è una vittoria completa!”. “Abbiamo perseguito l'obiettivo di distruggere le capacità militari e governative di Hamas, riportare indietro i rapiti, garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele e riportare gli sfollati alle loro case”. “A differenza dei membri dell'opposizione, la maggioranza della gente ci sostiene! Potete continuare a credere ai sondaggi truccati”. “L'opposizione sta portando a una sconfitta nella guerra”. “Avete una montagna di burro in testa. Meno male che qui ci sono i condizionatori”.


Subito dopo ha parlato il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid che pressa Bibi sul Qatargate: “Primo Ministro, lei dice di non sapere che Urich e la sua banda ricevessero denaro dal Qatar. Diciamo che le credo. Ora lo sa. Lo hanno ammesso. Perché non dici: "Non metteranno mai più piede nel mio ufficio?!” Sali subito sul podio e di': "Chiunque abbia ricevuto denaro da un paese arabo che sostiene il terrorismo, per me è finita!" Alzati, dillo, altrimenti sei complice”. 


“Israele è ora nel momento successivo allo tsunami, solo desolazione e rovine. I rapporti con l'Europa e gli americani sono stati cancellati. L'amministrazione statunitense ha raggiunto un accordo con gli Houthi alle spalle di Netanyahu. Nella storia di Israele, il nostro rapporto con l'amministrazione statunitense non è mai arrivato a questo punto”.


In Francia e Belgio, la polizia francese e belga ha chiuso la sede dell'ambasciata israeliana a Parigi e a Bruxelles dopo il ritrovamento di un pacco sospetto.


Un alto funzionario di Hamas afferma che il gruppo palestinese ha accettato la proposta di cessate il fuoco avanzata dall'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, aggiungendo che la prossima mossa spetta ora a Israele. “Abbiamo accettato il quadro generale della proposta Witkoff e siamo in attesa della risposta definitiva”. “L'accordo con Witkoff prevede il rilascio di 10 prigionieri e di corpi di israeliani in cambio del rilascio di diversi prigionieri palestinesi”.


In merito agli aiuti, la Gaza Humanitarian Foundation, GHF, con sede negli Stati Uniti, affermano che riapriranno il punto di distribuzione degli aiuti di Tal as Sultan, invaso ieri - Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. Attualmente, è l'unico punto di cui è prevista l'apertura oggi. LA distribuzione secondo fonti OSINT e GEOOSINT si trova alle coordinate 31.3231, 34.22779 l'angolo più meridionale della Striscia. 


In Libano, il quotidiano Nidaa Al-Watan ha rivelato che Morgan Ortagus informerà la parte libanese che "Israele" si rifiuta di ritirarsi dai cinque punti che occupa nel Libano meridionale, prima che venga raggiunto un accordo sui 13 punti contesi al confine. Si legge: “l'inviato statunitense Morgan Ortagus informerà il Libano del suo rifiuto del ritiro israeliano e dell'estensione del mandato dell'UNIFIL, e gli darà una scadenza per disarmare Hezbollah e disarmare i campi entro un periodo specifico, "dopo il quale non ci sarà perdono”!. Nel frattempo si segnalano almeno due incidenti tra le forze di UNIFIL e la popolazione locale che non vuole la presenza di UNIFIL senza la presenza dell’esercito libanese. 


Al-Jumhuriya: “L'incontro della delegazione parlamentare di Hezbollah con il Presidente della Repubblica è stato eccellente e ha affrontato la necessità del ritiro israeliano e del rilascio dei prigionieri”.


Le Famiglie kuwaitiane tornano in Libano. Sono state avvistate nei villaggi e nelle città di Bhamdoun e Upper Metn, mentre arrivavano per ispezionare le loro case. Secondo An-Nahar, si è appreso che i loro membri torneranno in gran numero nelle prossime settimane dopo essersi assicurati che le loro case fossero pronte, aver avviato corsi di pulizia e aver esaminato la situazione nel Paese.


Ed ora uno sguardo alle situazioni militari aggiornato alle ore 16:00 del 28 maggio. Secondo media yemeniti: 4 raid hanno colpito l’aeroporto di Sanaa. Un drone israeliano ha preso di mira la pista dell'aeroporto di Sana'a e un aereo della Yemenia Airlines. Secondo fonti israeliane sarebbero stati impiegati 10 jet per compiere i raid. 


Nella giornata del 27 pomeriggio gli Houthi avevano lanciato due attacchi missilistico su Tel Aviv a sostegno di Gaza, contro l'aeroporto Ben Gurion e un altro obiettivo a Tel Aviv, stando a Yahya Saree. I missili sono stati intercettati. 


Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato che i caccia dell'Aeronautica Militare israeliana hanno recentemente colpito obiettivi all'aeroporto internazionale di Sana'a, controllato dagli Houthi: “Gli attacchi hanno distrutto l'ultimo aereo rimasto utilizzato dagli Houthi. I precedenti aerei erano stati distrutti in un attacco all'aeroporto il 6 maggio. Questo è un messaggio chiaro e una continuazione diretta della politica che abbiamo definito: chiunque spari allo Stato di Israele pagherà un prezzo pesante", ha affermato.


Si interrompono per ora gli scontri in Siria dopo gli incontri tra Israele e Siria mediati dagli Stati Uniti.


In Libano dalle 6:30 circa del mattino, l'esercito israeliano ha condotto un'operazione di rastrellamento su larga scala con mitragliatrici, in direzione della pianura di Marjeyoun (fonte Agenzia Nazionale)


Un drone israeliano ha colpito una strada che porta ad Abbasiye, nel Libano meridionale, lanciando due razzi. I razzi non sono esplosi e l'attacco sembra essere fallito.


Continuano – secondo fonti locali – i conflitti tra residenti libanesi e UNIFIL e stanno aumentando e intensificandosi a causa dell’ingresso delle forze UNIFIL in proprietà private senza la presenza dell’esercito. I locali scrivono: “La mancanza di disciplina da parte di UNIFIL porterà a ulteriori scontri con i residenti. Di conseguenza, chi è interessato all'UNIFIL, che dovrebbe essere una forza di mantenimento della pace, non una forza d'incursione, dovrebbe rivedere il suo comportamento nei confronti dei meridionali, coordinandosi con l'esercito a ogni passo, per evitare sospetti sulle sue azioni”. 


Il 28 si è verificato uno scontro tra una forza UNIFIL e gli abitanti della città di Yater dopo che la forza internazionale è entrata nella loro città. Gli scontri si sono intensificati fino al ritiro delle armi da parte dei soldati dell'UNIFIL. Ciò ha spinto l'esercito libanese a intervenire per contenere la situazione. A seguire c’è stato un attacco di droni israeliani a Yatar. Un'altra disputa nella città di Froun tra UNIFIL e i residenti a causa dell'ingresso della pattuglia nella loro città senza la scorta dell'esercito libanese.


Israele ha issato una grande bandiera israeliana sul terrapieno della sua nuova posizione a Tallet al-Hamams, a più di 1 km dal confine, all'interno dei territori libanesi. Un attacco con drone ha preso di mira le vicinanze dell'incrocio di Horsh Al-Abbasiyah nel sud del Paese. Il missile lanciato dal drone israeliano all'incrocio di Horsh al-Abbasiyah non è esploso e nessuno è rimasto ferito. Ahmed al-Tufayli è stato eletto sindaco di Baalbek e Abdel Rahim Shalha è stato eletto vicesindaco, alla presenza del governatore. Bashir Khedr


Da due giorni si registrano scontri tra la resistenza e le IDF da Khan Yunis a Rafah a Beit Lahia. Le Qassam cercano di attirare le forze israeliane in imboscate. Secondo le Qassam: “Il numero di morti e feriti che arrivano negli ospedali israeliani è molto elevato, di gran lunga superiore a quanto annunciato. I media israeliani hanno parlato di oltre 8 incidenti di sicurezza”.


Le forze IDF sono assediate dalle famiglie nei quartieri della città di Al-Fakhari, a est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Un cittadino è stato ucciso nel bombardamento di un'abitazione da parte delle forze israeliane nella città di Abasan al-Kabira, a est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Obiettivo colpito da israeliani vicino a 5th Street, a ovest di Khan Yunis, ad Al-Mawasi. Attacco IDF a Al-Qarara, a nord-est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.


In un comunicato IDF: “Le truppe dell'IDF continuano l'attività operativa in tutta la Striscia di Gaza. Le truppe dell'IDF, sotto la direzione dell'intelligence dell'IDF e dell'ISA, continuano l'attività operativa contro le organizzazioni terroristiche in tutta la Striscia di Gaza. Le truppe hanno eliminato diversi terroristi e colpito infrastrutture terroristiche, sia in superficie che sotterranee”.


Le IDF una campagna di raid contro diverse abitazioni nella zona di Halima al-Sa'diya, nel quartiere orientale di Jenin.


Antonio Albanese e Graziella Giangiulio


Per la versione inglese dell’articolo, cliccare qui – To read the english version, click here


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