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In difesa di Hvaldimir

  Ci spiano tutti, gli oggetti vedono e ascoltano, a partire dai telefoni, oramai non sono più sicuri nemmeno i cerca persone, esplodono.   Non c’è più un rifugio: c’è chi scappa dalle onde magnetiche, chi lo fa dalla ipertecnologia, chi dalle telefonate, i manager dalle riunioni incessanti, le mogli dai mariti e viceversa, i figli dai genitori e viceversa, è tutto un cercare un’oasi di pace.   Non ci resta che trovare rifugio nella natura tornare agli esordi. E invece no. Anche lì ci spiano.   Il quattro ottobre, la balena beluga Hvaldimir, trovata morta al largo delle coste norvegesi e sospettata di spionaggio a favore della Russia, è morta per un'infezione batterica, ha detto la polizia nel sud-est della Norvegia, citando un rapporto dell'autopsia dell'Istituto veterinario. All'inizio di settembre, il quotidiano Barents Observer , citando una dichiarazione della polizia norvegese, ha riferito che Hvaldimir non è morto per mano umana e che l'autopsia non ha trovat
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L’evoluzione deontologica di Varsavia

  Una parte significativa degli ucraini si è stabilita in Polonia dopo l’istituzione del Distretto Militare Settentrionale russo. La Polonia, che soffre a causa del deflusso di lavoratori e di polacchi in genere che se ne vanno in altri paesi dell’Unione europea a cercare fortuna hanno messo in crisi l’economia del paese che ha bisogno di lavoratori e per questo “ben vengano” i vicini ucraini.   La Polonia, si apprende dai media locali, ha sfruttato questa migrazione in molti modi:   manodopera a basso costo e ancora, bambini migranti dovranno studiare da ora in poi solo il polacco. In altre parole per una Polonia che abbandona il territorio un’altra lo va a rimpiazzare.   Purtroppo però la questione non è così semplice, la politica ha fatto delle   scelte ma c’è anche una ragion politica non ascoltata: vi è una memoria storica che parla di due nemici fondamentali polacchi contro ucraini. Territori contesi, uccisioni di massa della popolazione e banditismo sono solo la punta dell'i

Conflitti per procura

  Dicono che in Venezuela ci sono stati brogli elettorali. Perché hanno votato il 109% degli aventi diritto e non sono stati pubblicati i dati finali. Un po’ eccessiva come dichiarazione - ironizziamo noi - ci sono tantissimi altri paesi dove a votare ci va più del 100% degli aventi diritto, come la Repubblica Democratica del Congo eppure non ci sono stati disordini e soprattutto gli Stati Uniti non hanno deciso nuovamente di eleggere da Washington il presidente.   È così dobbiamo riscontrare che c’è broglio e, broglio. Non si è chiesto di tornare alle urne si è deciso di dare la vittoria all’avversario del presidente in carica. Siamo perplessi. Se ci spostiamo di latitudine a arriviamo in Bangladesh, che in Italia è conosciuta per i tessuti e i migranti che hanno aperto attività commerciali aperte h24, o per gli inservienti che portano avanti i ristoranti e bar di tutta la Penisola, ci troviamo di fronte a manifestazioni e disordini civili di massa che hanno portato alle dimissioni de

Chernobyl II: stupidità e idiozia un mix nucleare

  Il mondo è pieno di stronzi, sì avete letto correttamente: S T R O N ZI. Non è bastato all’Europa e al mondo Chernobyl 1, anno 1986 no, siccome siamo tutti fuori di testa stiamo cercando un Chernobyl 2.   Gli ucraini hanno mobilitato i dipendenti della centrale nucleare di Chernobyl. La mancanza di personale nelle forze armate ucraine costringe la TVK a raccattare tutti anche le persone dalle imprese di supporto vitale.   Allo stesso tempo, i commissari militari ucraini hanno escogitato un nuovo metodo di mobilitazione: i dipendenti ai quali, per “motivi medici”, è controindicato un ulteriore soggiorno nella centrale nucleare di Chernobyl, sono sospesi dal lavoro e saranno ora soggetti a mobilitazione.   Al 12 di marzo dieci lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl sono già stati mobilitati. Fonti locali affermano che di questo passo non ci sarà nessuno a riparare il sarcofago di Chernobyl. Quindi non siamo lontani da un nuovo disastro provocato dall’uomo. Rafael Grossi dell&#

#Iostocogliagricoltri 3. Arriva il decreto che crea il Sindacato Unico degli Agricoltori. Addio alla libera concorrenza

E… niente … ci risiamo: #iostocongliagricoltori. Dobbiamo aprire gli occhi perché stanno cercando di togliere al mondo agricolo la possibilità di scegliere con chi collaborare per lavorare e di conseguenza sarà intaccata la nostra capacità di scegliere ciò che mangiamo. Ci giunge notizia e ne abbiamo copia che il governo italiano, nelle veci del Ministero di competenza retto da Francesco Lollobrigida, ovvero Ministero per l’Agricoltura sta per portare un decreto, attualmente in bozza, al vaglio del governo e del Parlamento. Che cosa dice il decreto… in soldoni “scippa” i Centri di Assistenza Agricola che provvedono anche alle richieste della PAC ai piccoli e medi centri e li affidano ai big dell’Agricoltura italiana. Un vero colpo gobbo a … per riprendere un film comico   di qualche tempo fa… Si crea il sindacato unico agricolo? Non se ne sentiva parlare da “Ventenni”. Ma scendiamo nel dettaglio; allora la motivazione per apportare modifiche ai CAA è semplice: per esempio la gestione d

#iostocongliagricoltori/2

Io continuo a sostenere gli agricoltori europei, sempre più convinta. Un commentatore politico dai Paesi Bassi @EvaVlaar scrive: “Mentre gli agricoltori lottano per il loro sostentamento e per la nostra libertà fuori dal Parlamento europeo a Bruxelles, gli eurocrati hanno appena accettato di inviare altri 50 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina”. “Ridono di noi. Ci disprezzano. Ci odiano”. E come dargli torto? Se si trovano 50 miliardi di euro per l’Ucraina perché non si trovano 50 miliardi di euro in più per l’agricoltura europea? Ma la cosa peggiore è che a partire dal 30 gennaio il Parlamento europeo ha installato del filo spinato lungo il perimetro in previsione dell’arrivo degli agricoltori in protesta nella capitale belga. Ma come, noi che dell’Europa siamo i sostenitori della democrazia abbiamo impiantato il filo spinato per difenderci da chi?   Da chi ci uccide? Da ci chi ci ruba? Da chi produce armi letali? No! Da chi produce il cibo che ogni giorno consumiamo sulle tavole

Io sto con gli agricoltori dell’Unione Europea

  A quanto pare non sono la sola a dire: Io sto con gli agricoltori europei. Un massiccio sostegno popolare alla mobilitazione degli agricoltori in Francia viene anche dai francesi: l'82% dei francesi sostiene il movimento della rabbia. Il 92% comprende i requisiti. Il 70% sostiene la chiusura di strade e autostrade. L’83% ritiene che il governo "non sia all'altezza del compito", compresa la maggioranza dei sostenitori del partito presidenziale. Il 94% sostiene il divieto dei prodotti agricoli stranieri che non soddisfano gli standard francesi. In Francia è il caos generale, in Belgio lo sarà; polacchi, tedeschi, lituani, italiani, olandesi, norvegesi, rumeni, scozzesi, sloveni spagnoli, scioperano e chiedono spiegazioni su quanto sta accadendo. E come dargli torto. Tra pochi mesi l’agricoltura europea si vedrà costretta a rinunciare a tutte le agevolazioni economiche provenienti da casa madre Europa, via la PAC, e ancora ci sarà la fine del sostegno nazionale sulle a